Notizie sempre terribili dal conflitto in Israele con la richiesta dell’esercito di evacuare oltre 1 milione di civili da Gaza. L’Onu si oppone.
Altri bombardamenti nella notte nella Striscia di Gaza dove il conflitto tra Israele e Hamas si fa sempre più cruento. Stando a quanto si apprende dall’agenzia AFP, l’esercito israeliano avrebbe dato l’ordine di evacuazione ad oltre 1 milione di civili residenti al nord della Striscia per andare a ricollocarsi nella zona sud entro 24 ore. Una situazione alla quale l’Onu si sarebbe opposta parlando di “conseguenze umanitarie devastanti”.
Israele, chiesta evacuazione di 1 milione di civili
L’Onu sarebbe stata informata dall’esercito israeliano dell’ordine di “ricollocare” circa 1,1 milioni di residenti dal nord della Striscia di Gaza al sud entro 24 ore. A renderlo noto è stato il portavoce del segretario generale dell’Organizzazione, Stéphane Dujarric, ad AFP con annessa richiesta relativamente all’annullamento dell’ordine dato. chiedendo che questo ordine venga annullato.
Secondo quanto si apprende dal portavoce, nelle ultime ore “i funzionari delle Nazioni Unite a Gaza “sono stati informati dai loro ufficiali di collegamento militari israeliani che l’intera popolazione a nord di Wadi Gaza sarebbe stata trasferita a sud entro 24 ore”. L’Onu sarebbe contrario a questo tipo di spostamento perché secondo Dujarric, un’evacuazione di tale portata è “impossibile senza causare conseguenze umanitarie devastanti“.
La spiegazione sull’evacuazione
Dal canto suo Israele e il suo esercito hanno provato a motivare tale richiesta. Le ragioni vanno ricercate nella volontà di colpire solo Hamas e i terroristi causando meno morti civili possibili.
“Stiamo combattendo un gruppo terroristico, non la popolazione di Gaza. Vogliamo che i civili non subiscano danni, ma non possiamo convivere con il dominio di Hamas-Isis vicino al nostro confine”, ha detto il portavoce, Daniel Hagari.
In una nota, si legge ancora meglio la volontà dell’esercito che chiede “l’evacuazione di tutti i civili di Gaza City dalle loro case a sud per la loro sicurezza e protezione e lo spostamento nell’area a sud di Wadi Gaza”, un corso d’acqua situato a sud della città. “Sarà permesso di tornare a Gaza City solo quando verrà fatto un altro annuncio che lo consentirà”.